linux/Containers/docker-registry.adoc
2025-07-09 16:12:41 +02:00

697 lines
29 KiB
Plaintext

= Private Docker Registry
Sottotitolo documento
:authors: Celestino Amoroso
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:toc-title: Indice Generale
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:table-caption: Tabella
:figure-caption: Figura
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toc::[]
## Introduzione
Le informazioni contenute in questa guida sono frutto di una serie di approfondimenti condotti al fine di realizzare un ambiente operativo idoneo allo studio e alla sperimentazione di Docker e Kubernetes.
In particolare, l'impulso iniziale per tale approfondimento è scaturito dal tentativo di esecuzione del comando _kubectl_ per creare ed esegure un Pod:
`kubectl run` _nome-pod_ ``--image=``_nome-immagine_
L'effettivo funzionamento di questo comando è subordinato alla reperibilità dell'immagine richiesta. Se l'immagine specificata con _nome-immagine_ non può essere ritrovata, il Pod creato non entrerà in funzione. Questa situazione si è in effetti verificata seguendo le indicazioni pratiche del libro _Kubernetes Up and Running_. Le istruzioni fornite nel libro presuppongono la disponibilità del servizio *_gcr.io_* per il caricamento e il recupero di immagini Docker, ovvero un servizio _registry_.
.Attivazione di Pod con immagine su *gcr.io*
[source,shell]
----
$ kubectl run kuard --image=gcr.io/kuar-demo/kuard-amd64:blue
pod/kuard created
$ kubectl get pods
NAME READY STATUS RESTARTS AGE
kuard 0/1 ErrImagePull 0 6s
----
L'errore riportato, _ErrImagePull_, indica l'impossibilità di scaricare l'immagine richiesta. Le cause di queto tipo di problema possono essere diverse. In questo caso l'errore è dovuto al fatto che il servizio _gcr.io_ è stato deprecato e che quindi non è stato possibile caricarvi l'immagine non essendo il servizio più disponibile.
Per proseguire con lo studio del libro è stato perciò necessario trovare una soluzione alternativa al registry _gcr.io_. Fra le possibilità considerate, si è alla fine deciso predisporre un registry privato.
Questa guida descrive appunto l'infrastruttura hardware e software impiegata per la soluzione e le procedure per realizzarla.
## Infrastruttura hardware e software
Lo studio sui container e sulla loro orchestrazione si è inizialmente concentrato sulla costruzione e gestione di un cluster Kubernetes. Per tale finalità è stata impiegata una macchina virtuale Linux con sistema operativo Fedora 42. La macchina virtuale è attiva su un mini-pc casalingo anch'esso funzionante con Fedora 42.
In seguito al verificarsi della situazione descritta in introduzione, nell'ambiente è stato incluso anche un server remoto VPS esposto su Internet nel quale è stato appunto realizzato il servizio registry privato.
### Cluster Kubernetes
Per la realizzazione del cluster Kubernetes è stata impiegata una macchina virtuale Fedora 42 con le seguenti caratteristiche.
#### Componenti hardware
.VM Fedora 42 *fedoravm*
[cols="<2,^2",width=75%]
|===
|*Caratteristica*|*Valore*
|Host-name| fedoravm
|Sistema operativo|Fedora 42
|Hypervisor|QEMU/KVM
|Tipo CPU| x86_64
|Numero CPU| 2
|Memoria| 4 GB
|Storage| 60 GB
|Network| Bridge (rete LAN domestica)
|===
La macchina virtuale _fedoravm_ è eseguita su host Minis Forum, attualmente connesso alla rete LAN domestica mediante link WiFi.
Il sistema operativo del mini-pc è raggiungibile via SSH da Internet grazie all'impostazione di un port-forward sul router di casa.
.Mini-PC Minis Forum
[cols="<2,^4",width=75%]
|===
|*Caratteristica*|*Valore*
|Host-name| minis.portale-stac.it
|Sistema operativo|Fedora 42
|Tipo CPU| 12th Gen Intel(R) Core(TM) i7-12650H (x86_64)
|Numero CPU logiche| 16
|Memoria| 32 GB
|Storage| 1 TB SSD M.2 NVMe
|Network| 2 Ethernet, 1 WiFi
|===
#### Componenti software
Per l'uso di Docker su _fedoravm_ sono stati installati i pacchetti disponibili in Fedora 42.
.Pacchetti Docker di Fedora 42
----
docker-buildx.x86_64 0.25.0-1.fc42
docker-cli.x86_64 28.2.2-1.fc42
----
Per altre sperimentazioni, sul sistema è anche presente il pacchetto _podman.x86_64_ 5:5.5.2-1.fc42.
Fra le opzioni dispobili per la creazione di un cluster Kubernetes è stato scelto *_KinD_*, _Kubernetes in Docker_, o più semplicemente https://kind.sigs.k8s.io/[_kind_]. I requisiti per l'installazione di _kind_ sono
* https://golang.org/[go] 1.17+
* https://www.docker.com/[docker], https://podman.io/[podman], oppure https://github.com/containerd/nerdctl[nerdctl]
.Installazione di kind
[source,shell]
----
[fedoravm]$ go install sigs.k8s.io/kind@v0.29.0
...
----
Il commando di soprà scaricherà una serie di moduli Go e produrrà l'eseguibile kind nel path `~/go/bin/kind`.
.Installazione di kubectl
[source,shell]
----
[fedoravm]$ curl -LO "https://dl.k8s.io/release/$(curl -L -s https://dl.k8s.io/release/stable.txt)/bin/linux/amd64/kubectl"
[fedoravm]$ sudo mv kubectl /usr/local/bin <1>
----
<1> #todo# verificare funzionamento comando
Per ulteriori informazioni vedere https://kubernetes.io/docs/tasks/tools/install-kubectl-linux/[Install and Set Up kubectl on Linux
Before you]
.Crezione del cluster Kubernetes
[source,shell]
----
[fedoravm]$ kind create cluster
...
[fedoravm]$ kubectl cluster-info
Kubernetes control plane is running at https://127.0.0.1:34905
CoreDNS is running at https://127.0.0.1:34905/api/v1/namespaces/kube-system/services/kube-dns:dns/proxy
To further debug and diagnose cluster problems, use 'kubectl cluster-info dump'.
----
Per soluzioni alternive a _kind_ vedere https://minikube.sigs.k8s.io/docs/tutorials/multi_node/[minikube], https://killercoda.com/playgrounds/scenario/kubernetes[Killercoda], https://kodekloud.com/public-playgrounds[KodeKloud], https://labs.play-with-k8s.com/[Play with Kubernetes].
### Docker registry
Per la realizzazione di un docker registry esistono diverse guide nel web. Tali guide spiegano come attivare un servizio registry basato sull'omonima immagine disponibile su Docker Hub e utilizzando una configurazione Docker Compose. Ecco alcuni riferimenti per l'attivazione di un registry su un proprio sistema:
* https://hub.docker.com/_/registry[Docker Hub]
* https://distribution.github.io/distribution/about/deploying/[CNCF Distribution]
* https://www.freecodecamp.org/news/how-to-self-host-a-container-registry/#heading-how-to-self-host-a-container-registry[freeCodeCamp]
Un'altra possibilità è l'uso di https://goharbor.io/[Harbor].
La soluzione descritta in questa guida si basa su un Virtual Private Server, VPS, sul quale sono già attivi dei servizi raggiungibili tramite il dominio _portale-stac.it_. Esempi:
* https://git.portale-stac.it[Git server]
* https://cloud.portale-stac.it[OCIS Cloud service]
Sullo stesso server è inoltre in corso di sperimentazione un'installazione di https://caprover.com/[CapRover], la cui console è raggiungibile all'URL https://captain.paas.portale-stac.it/#/login[Captain]. Per le app attive in CapRover è stato registrato nel DNS di Aruba il recordo _*.paas.portale-stac.it_. In tal modo ad un'app chiamata ad esempio _myapp_ sarà automaticamente assgnato il nome host _myapp.paas.portale-stac.it_.
Sia i servizi preesstenti che la console CapRover non sono direttamente esposti su Internet ma mediati tramite un _reverse proxy_ basato su Apache web server, _httpd_, e i suoi virtual host.
In questo contesto si è deciso quindi di realizzare un registry attraverso i seguenti passaggi:
. Creazione di un app CapRover con nome _hub_ in cui eseguire il servizio registry
.. Definizione dell'app basata sull'immagine _registry_ di Docker Hub.
.. Creazione di un volume per lo storage delle immagini
.. Configurazione di un meccanismo di autenticazione
. Configurazione di un nuovo virtual-host per la raggiungibilità del registry da Internet (gateway).
.. Il nome di dominio assegnato è _hub.paas.portale-stac.it_.
#### Creazione registry come app CapRover
Come accennato sopra, il nome scelto per l'app CapRover che implementarà il registry Docker è *_hub_* e, di conseguenza, essendo _paas.portale-stac.it_ il sotto-dominio assegnato all'istanza CapRover, il suo nome di dominio completo risulta *_hub.paas.portale-stac.it_*.
Il registry si basa sull'immagine *registry:3* disponibile in Docker Hub. Il programma contenuto nell'immagine e che implementa il servizio registry si chiama anch'esso *registry*. Ciò che serve sapere dell'immagine e del programma che esegue sono le variabili d'ambiente necessarie al suo funzionamento. Quelle considerate nel caso in esame sono le seguenti:
[[a_env_vars,Variabili d'ambiente]]
.Variabili d'ambiente per l'app registry
[source,shell]
----
# Tipo di credenziali
REGISTRY_AUTH=htpasswd
# Dominio delle credenziali
REGISTRY_AUTH_HTPASSWD_REALM=Registry Realm
# Percorso logico dell'archivio (file) delle credenziali
REGISTRY_AUTH_HTPASSWD_PATH=/auth/registry.password
# Percorso logico della directory delle immagini Docker
REGISTRY_STORAGE_FILESYSTEM_ROOTDIRECTORY=/data
----
L'app _hub_ attualmente in funzione sull'istanza CapRover è stata creata attraverso l'interfaccia web https://captain.paas.portale-stac.it/#/login[Captain].
In questa sezione si ripercorrono i passaggi eseguiti nel VPS per giungere al docker registry funzionante.
[[a_volumes,Volumi]]
##### Predisposizione dei volumi logici del registry
Dai valori delle variabili d'ambiente _REGISTRY_AUTH_HTPASSWD_PATH_ e _REGISTRY_STORAGE_FILESYSTEM_ROOTDIRECTORY_ si ricava che, per il suo funzionamento, l'appplicazione eseguita nell'immagine registry necessita di due aree di storage che sopravvivano all'app stessa:
. File delle credenziali degli utenti per l'accesso al registry
. Directory del registro vero e proprio, dove l'app archivia le immagini dei container.
Nel container dell'app saranno definiti quindi due volumi logici:
. */auth* nel quale sarà reperibile il file delle credenziali _registry.password_.
. */data* in cui saranno registrate le immagini.
La configurazione predefinita di Docker in Fedora predispone nel server host la directory fisica `/var/lib/docker/volumes` nella quale sono creati i volumi fisici corrispondenti a quelli logici dei container.
Normalmente i nomi delle directory fisiche dei volumi sono identificate con stringhe alfanumeriche, ad esempio _fc17967070f949c325b6417388d6e600f69d6fe8b55fda99e04ff4a48cce072d_, non riconducibili immediatamente ai container che fanno riferimento a quelle directory tramite i rispettivi volumi logici.
CapRover ha fissato una convenzione basata su etichette per la creazione delle directory dei volumi fisici con nomi predittibili. Nell'associazione fra volumi logici e fisici, CapRover consente in alternativa di indicare in modo esplicito il percorso fisico delle directory. Quest'ultima soluzione è quella adottata per l'app registry _hub_.
Per l'esecuzione dei comandi seguenti sono richiesti privilegi di amministratore sul server fisico, accessibilità SSH e il tool _htpasswd_.
Accedere al VPS mediante SSH.
.Creazione dei volumi (directory) fisici
[source,shell]
----
# Variabile utile per abbreviare i percorsi
[vps]$ VOLUMES=/var/lib/docker/volumes
# Creazione delle directory fisiche
[vps]$ sudo mkdir -p ${VOLUMES}/manual--hub-registry/data
# Creazione archivio delle credenziali con l'utente iniziale camoroso
[vps]$ sudo htpasswd -c -B ${VOLUMES}/manual--hub-registry/registry.password camoroso
----
NOTE: Per ragioni storiche, il vero host name del VPS è impostato col nome di dominio _www.portale-stac.it_. In questa sede, nelle sessioni CLI si è preferito indicare il VPS con il nome _vps_ per meglio identificare l'host su cui si deve operare.
IMPORTANT: Nel comando _htpasswd_ l'opzione `-c` è richiesta solo per la creazione del file, mentre `-B` è necessario per selezionare la modalità _bcrypt_ riconosciuta dal programma _registry_.
##### Creazione del reverse proxy
Per consetire l'accesso al registry da Internet, l'implementazione del gateway, anche detto reverse proxy, richiede di:
. Creare un nuovo record di tipo *A* nel servizio DNS per impostare il puntamento del nome _hub.paas.portale-stac.it_ all'indirizzo IP del server VPS.
. Ottenere un certificato digtale firmato da una CA pubblica per il nome _hub.paas.portale-stac.it_.
. Configurare un nuovo virtual-host in Apache web server per il gateway vero e proprio.
Nel caso del dominio _portale-stac.it_ il DNS di riferimento (Aruba) è già configurato per indirizzare l'intero sotto-dominio _paas.portale-stac.it_ all'indirizzo IP del VPS.
Per quanto riguarda il certificato digitale, il web server Apache fa già uso di un certificato _Let's encrypt_ SAN (Subject Alternative Names),. Per semplificare le operazioni si effettua una nuova richiesta per lo stesso certificato SAN con l'aggiunta del nome _hub.paas.portale-stac.it_.
Prima di procedere con il certificato, conviene definire il virtual-host Apache perché nella sua configurazione si specifica il percorso del _DocumentRoot_ utilizzato dal tool di richiesta dei certificati _Let's encrypt_.
.Configurazione del virtual-host hub.paas.portale-stac.it
[source,apache]
----
include::vhost_hub.conf[]
----
Usando privilegi di amministratore (root o sudo), copiare la configurazione del virtual-host nel file:
/etc/httpd/conf.d/vhost_hub.paas.conf
La configurazione del virtual-host potrebbe eventualmente essere completata con ulteriori parametri di _mod_ssl_ per, ad esempio, selezionare i protocolli SSL/TLS supportati e gli algoritmi crittografici ammessi. Ciò però non è necessario perché il tool _certbot_, utilizzato per l'aggiornamento del certificato SAN, estende automaticamente la configurazione con i parametri più appropriati e sicuri (vedi oltre).
.Preparazione del contesto del virtual-host
[source,shell]
----
# Directory DocumentRoot
[vps]$ sudo mkdir -p /var/www/vhosts/paas.portale-stac.it/hub
# Directory log
[vps]$ sudo mkdir -p /var/log/httpd/paas.portale-stac.it/hub
# Riavvio Apache web server
[vps]$ sudo systemctl restart httpd.service
# Verifica assenza di problemi
[vps]$ sudo systemctl httpd.service
----
Per l'estensione del certificato SAN con il nuovo nome si utilizza il tool _certbot_, disponibile nei pacchetti di Fedora.
.Estensione certificato SAN
[source,shell]
----
# Elenco abbreviato dei domini (notare puntini sospensivi ...)
[vps]$ sudo certbot -d cloud.portale-stac.it,git.portale-stac.it,captain.paas.portale-stac.it,hub.paas.portale-stac.it,...,www.portale-stac.it
----
Il comando _certbot_, dopo aver ottenuto il nuovo certificato, procede con la revisione di tutti i virtual-host presenti in `/etc/httpd/conf.d` aggiungendo o aggiornando le seguenti righe alle loro configurazioni:
.Integrazione Let's encrypt nei virtual-host Apache
[source,apache]
----
include::letsencrypt-section.conf[]
----
.Attivazione del virtual-host
[source,shell]
----
# Riavvio Apache web server
[vps]$ sudo systemctl restart httpd.service
# Verifica assenza di problemi
[vps]$ sudo systemctl httpd.service
----
La configurazione del virtual-host a questo punto è completa ma non è ancora operativo in quanto il server effettivo al quale il gateway punta, _hub.paas.portale-stac.it:5000_, non è ancora stato creato.
#### Creazione app registry in CapRover
Per la creazione dell'app registry in CapRover, si farà uso della console Captain.
Accedere alla console puntando il browser all'URL https://captain.paas.portale-stac.it[] e autenticarsi nella form di login.
##### Creazione app
Nel menù di sinistra cliccare su *Apps* e, quindi, sul bottone *Create A New App* sulla destra, in alto.
.Porzione GUI per la creazione di una nuova app
image::Screenshot_new-app.png[New App]
Nella casella di testo *my amazing app* inserire il nome dell'app, in questo caso _hub_, e sotto la casella spuntare il check-box *Has Persistent Data*.
IMPORTANT: La spunta su "Has Persistent Data" è fondamentale perché, se assente, non si potranno definire i volumi logici nel container.
.Creazione app *hub*
image::Screenshot_hub-create.png[Creazione hub,380,align=center]
A questo punto procedere con la creazione cliccando sul bottone *Create New App*.
Dopo la creazione, l'app _hub_ compare nell'elenco delle app dell'istanza CapRover.
.Selezione app *hub* per la configurazione
image::Screenshot_app-list.png[App list]
Cliccare sul nome [blue]_hub_ nella colonna *App Name* per accedere alla GUI di configurazione dell'app.
##### Porta HTTP interna dell'app
Nella prima scheda, *HTTP Settings*, impostare solo il parametro *Container HTTP Port* con il valore 5000: image:Screenshot_container-port.png[Porta HTTP,220].
##### Variabili d'ambiente
Attivare la scheda *App Config*. Qui si imposterà il maggior numero di parametri richiesti per il registry.
Definire le variabili d'ambiente anticipate in <<a_env_vars>> nella sezione "Environment Variables". Per facilitare l'inserimento cliccare sul commutatore "Bulk Edit" che attiverà l'inserimento testuale. Copiare le variabili seguenti nell'editor appena attivato.
.Variabili del container
[source]
----
REGISTRY_AUTH=htpasswd
REGISTRY_AUTH_HTPASSWD_REALM=Registry Realm
REGISTRY_AUTH_HTPASSWD_PATH=/auth/registry.password
REGISTRY_STORAGE_FILESYSTEM_ROOTDIRECTORY=/data
----
A propria convenienza, dopo l'inserimento disattivare l'editor cliccando nuovamente sul commutatore *Bulk Edit*.
.Variabili d'ambiente
image::Screenshot_env-vars.png[Env-Vars]
##### Port mapping
Definizione della mappatura fra la porta interna 5000 impostanta nella sezione HTTP e quella esterna, anch'essa di valore 5000:
.Port mapping
image::Screenshot_port-map.png[Port mapping]
##### Definizione volumi
Nella sezione *Persistent Directory* aggiungere due directory cliccando sul bottone *Add Persistent Directory*:
.Persistent directory
image::Screenshot_persist-dirs.png[Persistent directory]
Attivare la corrispondenza esplicita fra i volumi logici e le directory fisiche cliccando sui bottoni *Set specific host path* e impostare le caselle di testo con i valori indicati in <<a_volumes>>.
.Corrispondenza volumi/directory
----
/auth --> /var/lib/docker/volumes/manual--hub-registry
/data --> /var/lib/docker/volumes/manual--hub-registry/data
----
Il risultato dovrà apparire come in figura.
.Associazioni volumi/directory
image::Screenshot_volumes.png[Volumi]
##### Deploy immagine registry
Infine si deve indicare l'immagine _registry_ di Docker Hub in cui è presente l'applicazione che implementa effettivamente il servizio.
La scheda *Deployment* consente diversi metodi per il deploy di un'applicazione, sia partendo dai sorgenti che da immagini già pronte all'uso. Per il registry fornito come immagine si possono considerare i metodi dal 4 al 6.
Nel caso attuale è stato utilizzato il metodo 4, *Method 4: Deploy plain Dockerfile*. In pratica, nella corrispondente casella di testo è stato inserita la sola direttiva _FROM_ del _Dockerfile_ con il testo seguente.
.Dockerfile
[source,docker]
----
FROM registry:3 AS registry
----
Copiare il testo di sopra nella casella di testo come mostrato in figura.
.Deploy dell'immagine
image::Screenshot_deploy.png[Deploy]
Cliccare sul bottone *Deploy Now* per avviare il caricamento dell'immagine e la sua attivazione.
##### Verifica finale
La procedura di deploy è completa. Verificare il funzionamento del registry effettuando il login e provare a caricarvi un'immagine Docker.
.Autenticazione per l'accesso al servizio
[source,shell]
----
[fedoravm]$ docker login -u camoroso https://hub.paas.portale-stac.it
Password:
Login Succeeded
----
.Caricamento di un'immagine (già presente) nel registry
[source,shell]
----
[fedoravm]$ docker push hub.paas.portale-stac.it/kuard-amd64:amo1
The push refers to repository [hub.paas.portale-stac.it/kuard-amd64]
96844c0866be: Layer already exists
fd2758d7a50e: Layer already exists
amo1: digest: sha256:f8ff90f6715f4708afe556f5b708befeb5f0480c175fc369c2e59202f3374f04 size: 739
----
## Pod Kubernetes con immagine dal registry
Con le procedure spiegate nel capitolo precedente è stato realizzato un servizio registry per immagini Docker. In questo capitolo si esaminano le condizioni e le azioni che consentono la creazione di Pod Kubernetes che utilizzano immagini scaricate dal servizio registry creato.
Nella prima parte di questo capitolo si mostra come definire e creare un Pod attraverso un file _manifest_. In seguito si capirà come eseguire direttamente procedere con l'esecuzione diretta di un Pod con il comando _"kubectl run ..."_.
Di seguito i link ad alcune pagine della documentazione Kubernetes utili per il tema del capitolo.
* https://kubernetes.io/docs/tasks/configure-pod-container/pull-image-private-registry/[Pull an Image from a Private Registry]
* https://kubernetes.io/docs/concepts/containers/images/#specifying-imagepullsecrets-on-a-pod[Specifying `imagePullSecrets` on a Pod]
* https://kubernetes.io/docs/reference/kubectl/generated/kubectl_run/[kubectl run]
### File manifest
Un file manifest definisce le caratteristiche di un oggetto Kubernetes, ad esempio quelle di un Pod.
L'esempio seguente specifica gli attributi di un Pod per l'esecuzione dell'applicazione _kuard_. In particolare, specifica che la sorgente dell'immagine da utilizzare per il container è quella caricata nel registry privato _hub.paas.portale-stac.it_.
.Prima bozza del manifest per Pod kuard
[source,yaml]
----
apiVersion: v1
kind: Pod
metadata:
name: kuard
spec:
containers:
- image: hub.paas.portale-stac.it/kuard-amd64:amo1
name: kuard
ports:
- containerPort: 8080
name: http
protocol: TCP
----
Se si tentasse di attivare il Pod secondo la specifica di sopra, si otterrebbe l'errore _ErrImagePull_ che indica l'impossibilità di scaricare l'immagine richiesta.
Per verificare questa situazione, registrare il manifest nel file YAML _kuard-pod.yaml_ ed eseguire le istruzioni seguenti.
[[a_pod_activation,Attivazione Pod]]
.Tentativo di attivazione del Pod
[source,shell]
----
# Creazione del Pod
[fedoravm]$ kubectl apply -f kuard-pod.yaml
pod/kuard created
# Stato del Pod: ErrImagePull
[fedoravm]$ kubectl get pods
NAME READY STATUS RESTARTS AGE
kuard 0/1 ErrImagePull 0 5s
# Distruzione del Pod
[fedoravm]$ kubectl delete pods/kuard
pod "kuard" deleted
----
In questo caso, la causa dell'errore risiede nel fatto che il Pod non dispone delle credenziali per accedere al registry remoto.
Per risolvere questo problema è necessario, innanzitutto, definire un oggetto contenitore per le credenziali, detto _secret_. Poi serve associare questo oggetto al Pod che le utilizzerà.
L'associazione di un secret ad un Pod può essere effetuata in due modi:
* associazione diretta, con specifica del secret nel Pod manifest;
* associazione indiretta, mediante l'uso di _ServiceAccount_.
#### Creazione di un oggetto secret
I _secret_ sono oggetti che consentono ai Pod l'accesso a servizi esterni. Esistono diversi tipi di credenziali, una delle quali è quella basata su username e password per accedere ai registry delle immagini Docker.
La pagina di riferimento nella documentazione Kubernetes è https://kubernetes.io/docs/concepts/configuration/secret/[Secret].
##### Copia credenziali Docker
Le credenziali Docker possono essere recuperate dal suo file di configurazione `~/.docker/config.json` nel quale sono registrate automaricamente dal comando _docker_ dopo un'operazione di login conclusa con successo. Questa modalità è appropriata per connessioni a servizi registry.
Se non già fatto, eseguire il login al registry con il comando _docker_.
.Login Docker al registry
[source, shell]
----
[fedoravm]$ docker login -u camoroso https://hub.paas.portale-stac.it
Password:
Login Succeeded
[fedoravm]$ cat ~/.docker/config.json
{
"auths": {
"hub.paas.portale-stac.it": {
"auth": "Y2Ftb3Jvc286SHViLkFtbw=="
}
}
}
----
Procedere ora con la creazione del secret con le credenziali registrate dal login in `~/.docker/config.json`.
.Creazione di un secret a partire dalla configurazione Docker
[source, shell]
----
# Creazione secret con nome regcred
[fedoravm]$ kubectl create secret generic regcred \
--from-file=.dockerconfigjson=${HOME}/.docker/config.json \
--type=kubernetes.io/dockerconfigjson
# Verifica secret
[fedoravm]$ kubectl get secret regcred --output=yaml
apiVersion: v1
data:
.dockerconfigjson: ewoJImF1dGhzIjogewoJCSJodWIucGFhcy5wb3J0YWxlLXN0YWMuaXQiOiB7CgkJCSJhdXRoIjogIlkyRnRiM0p2YzI4NlNIVmlMa0Z0Ync9PSIKCQl9Cgl9Cn0=
kind: Secret
metadata:
creationTimestamp: "2025-07-04T20:23:17Z"
name: regcred
namespace: default
resourceVersion: "284323"
uid: 6ca08567-aa66-455d-8245-ab0e8a48d3c4
type: kubernetes.io/dockerconfigjson
# Eventualmente, è possibile richiedere uno specifico attributo
[fedoravm]$ kubectl get secret regcred \
--output="jsonpath={.data.\.dockerconfigjson}"
ewoJImF1dGhzIjogewoJCSJodWIucGFhcy5wb3J0YWxlLXN0YWMuaXQiOiB7CgkJCSJhdXRoIjogIlkyRnRiM0p2YzI4NlNIVmlMa0Z0Ync9PSIKCQl9Cgl9Cn0=
# Lista dei secrets
[fedoravm]$ kubectl get secrets
NAME TYPE DATA AGE
regcred kubernetes.io/dockerconfigjson 1 4d10h
----
##### Creazione esplicita di un secret Docker
Oltre a duplicare la configurazione Docker è possibile creare esplicitamente un secret per accedere a un Docker registry con il seguente comando.
.Comando per creazione esplicita di un secret
[source, shell]
----
kubectl create secret docker-registry secret-tiger-docker \
--docker-email=tiger@acme.example \
--docker-username=tiger \
--docker-password=pass1234 \
--docker-server=my-registry.example:5000
----
#### Associazione del secret al Pod
L'associazione al Pod del secret creato si realizza semplicemente aggiungendo l'attributo _imagePullSecrets_ al file manifest.
.Manifest per Pod kuard con specifica diretta delle credenziali
[source,yaml]
----
apiVersion: v1
kind: Pod
metadata:
name: kuard
spec:
containers:
- image: hub.paas.portale-stac.it/kuard-amd64:amo1
name: kuard
ports:
- containerPort: 8080
name: http
protocol: TCP
imagePullSecrets:
- name: regcred
----
Salvare la modifica nel file manifest ed attivare il Pod come mostrato in <<a_pod_activation>>. Questa volta lo stato dovrebbe essere _Running_.
#### Creazione di un oggetto ServiceAccount
Un _service account_ fornisce un'identità per i processi eseguiti in un Pod ed è rappresentato da un oggetto _ServiceAccount_.
In ogni namespace è presente almeno un ServiceAccount: il ServiceAccount predefinito chiamato _default_.
.Creazione ServiceAccount con nome amo-sc
[source,shell]
----
# Creazione ServiceAccount
[fedoravm]$ kubectl create serviceaccount amo-sc
serviceaccount/amo-sc created
# Associazione del secret regcred al ServiceAccount
[fedoravm]$ kubectl patch serviceaccount amo-sc \
-p '{"imagePullSecrets": [{"name": "regcred"}]}'
serviceaccount/amo-sc patched
La documentazion Kubernetes su questo argomento è reperibile in https://kubernetes.io/docs/tasks/configure-pod-container/configure-service-account/[Service acoount].
# Verifica dell'effettiva associazione
[fedora]$ kubectl get pods/kuard -o yaml | grep serviceAccountName:
serviceAccountName: amo-sc
----
#### Associazione del ServiceAccount al Pod
Anche l'associazione del ServiceAccount al Pod si esegue con l'aggiunta di un attributo, _serviceAccountName_.
.Manifest per Pod kuard con specifica ServiceAccount
[source,yaml]
----
apiVersion: v1
kind: Pod
metadata:
name: kuard
spec:
containers:
- image: hub.paas.portale-stac.it/kuard-amd64:amo1
name: kuard
ports:
- containerPort: 8080
name: http
protocol: TCP
serviceAccountName: amo-sc
----
Anche in questo caso, verificare il funzionamento del Pod con i comandi di <<a_pod_activation>>.
////
.Specifica della modalità di pull
[source,yaml]
----
apiVersion: v1
kind: Pod
metadata:
name: kuard
spec:
containers:
- image: hub.paas.portale-stac.it/kuard-amd64:amo1
#imagePullPolicy: Never
name: kuard
ports:
- containerPort: 8080
name: http
protocol: TCP
serviceAccountName: amo-sc
#imagePullSecrets:
# - name: regcred
----
////
////
Add ImagePullSecrets to a service account
https://kubernetes.io/docs/tasks/configure-pod-container/configure-service-account/#add-imagepullsecrets-to-a-service-account
////
////
In questa sezione però si descrivono i passaggi per ottenere lo stesso risultato attraverso l'interfaccia a riga di comando _caprover_. Per l'installazione di _caprover_ è necessario il tool _npm_ disponibile nei pacchetti Fedora.
.Installazione della CLI *caprover*
[source,shell]
----
$ npm install -g caprover
----
.Accesso all'istanza CapRover
[source,shell]
----
$ caprover login -u paas.portale-stac.it
Login to a CapRover machine...
? CapRover machine password: [hidden]
? CapRover machine name, with whom the login credentials are stored locally: captain-01 <1>
Logged in successfully.
Authorization token is now saved as captain-01 at https://captain.paas.portale-stac.it.
# Verifica
$ caprover list
Logged in CapRover Machines:
>> captain-01 at https://captain.paas.portale-stac.it
----
<1> Il nome della macchina in cui sono registrate le credenziali presumibilmente è stato fissato automaticamente in fase di attivazione del servizio CapRover.
////
'''
*Celestino Amoroso* +
*celestino . amoroso @ gmail . com*
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